Cos’è e quali sono i suoi benefici
Proviamo, con parole semplici e in modo molto sintetico, a spiegare cosa è la Riflessologia plantare e come, attraverso un “semplice” contatto delle mani sul piede, si possa arrivare ad avere degli straordinari benefici a più livelli, sia fisici che emotivi.
Il piede “riassume” in sé tutto il nostro organismo ed ecco perché lo si può “utilizzare” per riportare il nostro corpo in uno stato di equilibrio, attraverso il “riflesso” che, in biologia, indica appunto una risposta involontaria ad uno stimolo.
Con la Riflessologia si sollecitano aree specifiche del piede (che corrispondono ad altre parti del corpo) per provocare una risposta di “normalizzazione” e sanare, come già detto, una molteplicità di disturbi psicofisici.
Il dottor William H. Fitzgerald è considerato il padre della Riflessologia. A lui si devono i primi studi e le prime sperimentazioni della cosiddetta “terapia zonale”. Il corpo umano viene suddiviso idealmente in dieci linee immaginarie (partendo dalla testa e terminando nelle mani e nei piedi): tutte le parti del corpo che rientrano in una determinata zona delimitata da queste linee sono collegate tra loro da uno specifico flusso energetico, cosicché le varie parti comunicano e si influenzano vicendevolmente.
Allo stesso modo, anche nei piedi si possono disegnare linee di flusso energetico, corrispondenti a quelle corporee: sono 5 su ciascun piede, a cui si aggiungono anche 3 linee orizzontali. Così si definiscono le mappe della riflessologia che siamo abituati a vedere.
In tali mappe dei punti riflessi si possono, dunque, individuare organi e apparati sui quali eseguire il trattamento di stimolazione o sedazione, in base alla valutazione energetica del problema da considerare.
Per fare solo un esempio: l’arco plantare laterale rappresenta la colonna vertebrale, su cui quindi sarà possibile agire per ridurre risentimenti dolorosi del tratto cervicale, dorsale o lombare e mal di testa di natura posturale.
La finalità che si pone la Riflessologia, come già detto, è quella di ricreare una situazione di equilibrio e di rilassamento (condizione necessaria per far “funzionare” al meglio i nostri organi). Ma possiamo comunque fare un sommario elenco dei suoi principali benefici:
• eliminare l’ansia e lo stress;
• diminuire i problemi legati al sonno, favorendo il rilassamento e il riposo;
• ridurre nausea, vomito e digestione difficile;
• facilitare la remissione di disturbi di natura psicosomatica;
• alleviare crampi, dolori muscolari e artrosi.
Naturalmente ogni seduta di Riflessologia sarà personale, adattata alla singola persona. Ci si baserà certo su protocolli già ampiamente collaudati, ma anche su quello che il professionista rileverà durante la seduta sulla storia e le caratteristiche della persona che ha davanti.
Questa antica pratica non ha limiti di età, basti pensare che è molto utile sin dai primi giorni di vita (naturalmente con un tocco leggero e per pochi secondi). È particolarmente adatto quando ci si trova di fronte a bambini iperattivi o si vuole sedare paure, crisi di pianto e irrequietezza.
Curiosità
La prima testimonianza dell’utilizzo della Riflessologia risale addirittura a circa 4000 anni fa. È stato infatti ritrovato un affresco, a Saqqarah, in Egitto, nella tomba di un medico, in cui vengono rappresentati due terapeuti che stimolano le dita di piedi e mani su alcune persone.